Viaggio sentimentale in un'Italia che resiste

 

 

Andrea Scanzi, in dialogo con Riccardo Rodolfi, presenta il suo viaggio sentimentale in un’Italia che resiste, filo conduttore del suo ultimo libro Con i piedi ben piantati sulle nuvole, edito da Rizzoli.
Un ritratto corale dell’Italia di oggi, il racconto di un Paese che, nonostante tutto, nel suo piccolo sogna ancora.

«C’è chi va dallo psicologo, chi al poligono a sparare, chi scrive sulla bacheca di Salvini.
E poi c’è chi, per ordinare i propri pensieri, parte».
È quello che ha fatto Andrea Scanzi in questi ultimi, densissimi mesi, attraversando da Nord a Sud un Paese in crisi d’identità, privo di direzione politica, in balia di qualsiasi pulsione auto conservativa, per raccontarne da vicino luoghi e persone che sono per lui il vero baluardo di resistenza e utopia.
«Tornano i luoghi nascosti, sospesi fuori dal tempo e affascinanti nella loro apparente clandestinità, come certi lati B dei vecchi 45 giri. Tornano i paesaggi a strapiombo, con l’abisso giusto sotto, per ricordarci quanto sia tutto dannatamente labile. La tavola, la convivialità. Il ricordo di chi non c’è più. Torna la ribellione. Torna la natura incontaminata, o quel che ne resta. E torna spesso la purezza meravigliosamente amorale degli animali, col loro sguardo sempre interrogativo sul mondo. Un po’ come dovrebbe essere il nostro».

A volte la scintilla che fa nascere un racconto è un paesaggio, a volte una persona; il mare di Fano riporta la mente all’infanzia, un viticoltore veneto diventa il Drugo del Grande Lebowski, un canguro wallaby sull’Isola dei Cipressi ci fa riflettere sulla condizione umana. Dalla bellezza di un tramonto ragusano arriviamo alle Langhe di Fenoglio, dalla Romagna di Marco Pantani a Eric Fletcher, padre di Roger Waters, morto in Italia durante la Seconda guerra mondiale.

In questo libro geniale e pungente, tra diario di bordo, commento politico e satira di costume, Scanzi trae spunto dal materiale raccolto nei suoi viaggi per dipingere un ritratto corale – e in tempo reale – dell’Italia di oggi, della sua provincia, dei suoi cliché, del sogno di una vera ripartenza.